Come mai siete diventate interpreti?

La scelta nasce sicuramente dal particolare fascino che le lingue hanno sempre esercitato su di noi, in tutte le loro sfumature e continue trasformazioni.

All'amore per la parola è poi seguita la decisione di intraprendere studi universitari in traduzione e interpretazione di conferenza.

Essere interpreti significa per noi facilitare la comprensione: sicuramente una grande responsabilità! Che cosa denota la riuscita del nostro lavoro? Una comunicazione che funziona senza che la presenza degli interpreti venga notata! Nel far ciò, è per noi una sfida sempre nuova immedesimarsi in un'altra persona, darle voce in un'altra lingua e sfidare un po' i limiti che la lingua ci pone. Sicuramente nel nostro lavoro non ci annoiamo mai... Per non dire che a volte ci sentiamo dei veri e propri acrobati linguistici.

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